Colesterolo e Menopausa

La menopausa rappresenta una fase della vita di una donna che incide in maniera significativa sul suo stato di salute.

Le alterazioni ormonali comportano una serie di sintomi molto fastidiosi tra cui: vampate di calore, sudorazione notturna, sbalzi di umore, secchezza vaginale e della pelle. Questi disturbi hanno intensità e frequenza diverse a seconda dei soggetti, ma possono peggiorare sensibilmente la qualità della vita di una donna.

Come se non bastasse, la menopausa comporta altri problemi che, se non controllati, si rivelano ancora più pericolosi per la salute come: ipercolesterolemia, osteoporosi o depressione

Molto frequente è l’aumento dei livelli di colesterolo, tanto che, secondo un’analisi effettuata sulla popolazione italiana femminile, circa il 38% delle donne in menopausa ha: 

  • Un colesterolo superiore o uguale ai 240 mg/dl
  • È sottoposto ad una terapia farmacologica per ridurlo.

Mentre il 35% è in una condizione considerata “borderline” con un livello di colesterolo tra 200 e 239 mg/dl.

La causa di questo peggioramento del quadro lipidico in menopausa è la mancata produzione di estrogeni che svolgono una funzione protettiva durante tutta l’età fertile delle donne, che, infatti, durante questo periodo della loro vita hanno un rischio cardiovascolare minore rispetto agli uomini.

Le alterazioni ormonali determinano:

  • Un aumento dei livelli totali di colesterolo
  • Aumento delle LDL, il cosiddetto colesterolo “cattivo” e una diminuzione dei livelli di HDL, il colesterolo “buono”
  • Aumento dei trigliceridi, soprattutto in soggetti poco attenti alla dieta.

Per questo motivo, le donne in menopausa devono condurre una dieta equilibrata e uno stile di vita attivo seguendo qualche semplice consiglio utile per controllare i livelli di colesterolo: 

  • Assumere un massimo di 300 mg al giorno di colesterolo
  • Mantenere il peso forma o perdere qualche chilo se si è in leggero sovrappeso
  • Ridurre o eliminare del tutto il fumo
  • Svolgere almeno 30 minuti di attività fisica giornaliera
  • Preferire olio extravergine di oliva o altri grassi di origine vegetali rispetto a quelli di origine animale
  • Mangiare pesce almeno 3 volte a settimana e 3 porzioni di frutta o verdura al giorno, limitando i grassi animali e gli zuccheri raffinati
  • Introdurre nella dieta la soia, che per la sua azione estrogeno simile, aiuta a ridurre i sintomi della menopausa
  • Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno 

Questi consigli sono validi per tutte le donne che entrano in menopausa ma non sempre bastano per riuscire a minimizzare questi disturbi. In determinati casi, oltre ad un controllo periodico attraverso delle analisi del sangue, è necessario consultare un medico per capire se la dieta può essere integrata con un supplemento alimentare specifico o se bisogna assumere un farmaco. 

La terapia farmacologica classica per i disturbi della menopausa è la terapia sostitutiva a base di estrogeni, da condurre per i primi anni per attenuare tutti i sintomi. In altri casi si può ricorrere a delle terapie specifiche che contrastino i principali disturbi, come le Statine per i livelli di colesterolo oppure il Colecalciferolo o i Bifosfonati per l’osteroporosi.

Prima di valutare l’utilizzo dei farmaci, per controllare i livelli di colesterolo, si può integrare una dieta equilibrata ed uno stile di vita sano con degli integratori, tra cui:

  1. Omega-3 e Omega-6: grassi polinsaturi con una riconosciuta attività protettiva sui vasi. Una loro assunzione giornaliera costante aiuta a controllare i livelli di colesterolo e di trigliceridi e a migliorare la funzionalità cardiaca.
  2. Monacolina K: una vera e propria statina naturale contenuta negli integratori a base di Riso Rosso Fermentato. Questa sostanza ha una struttura chimica e un meccanismo d’azione del tutto simile a quello delle statine che agiscono inibendo la sintesi endogena del colesterolo. Questi integratori risultano molto efficaci ma, come spieghiamo anche in questo articolo, condividono con le statine gli effetti collaterali, per cui, prima di assumerli, è sempre consigliato rivolgersi ad un medico.
  3. Fitosteroli: sono l’equivalente vegetale del colesterolo animale. Riescono a ridurre l’assorbimento intestinale di colesterolo e di conseguenza i suoi livelli sanguigni. In questo articolo approfondiamo il meccanismo d’azione e le funzioni degli steroli vegetali.
  4. Salvia, Aglio e Tè Verde: il primo agisce sull’aging dei vasi sanguigni, con una potente azione antiossidante che aiuta a prevenire l’ossidazione delle LDL, processo alla base della formazione della placca aterosclerotica. La Salvia svolge, inoltre, un’azione estrogeno simile che aiuta a ridurre i disturbi legati alla menopausa. Aglio e Tè verde aiutano a ridurre i livelli totali di colesterolo, senza però alcun effetto collaterale come avviene nel caso della Monacolina K.

Come sempre il nostro consiglio è quello di prevenire. Analisi del sangue periodiche o altri tipi di accertamenti sono fondamentali per minimizzare i rischi. In caso di alterazioni rivolgersi al proprio medico o al farmacista per capire che strada intraprendere. Se il problema è lieve si può intervenire integrando la dieta con dei prodotti specifici che aiutino a riportare nella norma i livelli di colesterolo, mentre per disturbi più seri bisogna rivolgersi al medico di famiglia o ad uno specialista per iniziare una terapia farmacologica.

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