Zafferano

Lo Zafferano (nome scientifico Crocus Sativus) è una pianta originaria dell’Asia Minore, che oggi viene coltivata comunemente anche nel bacino del Mediterraneo.

Tutti la conosciamo principalmente per il suo uso in ambito alimentare. È di gran lunga la spezia più pregiata e costosa del pianeta sia per la difficoltà di raccolta che per la scarsa redditività della sua coltivazione.

Fin dall’antichità allo Zafferano sono state attribuite proprietà magiche e soprannaturali. Il nome za’faran in persiano significa “Chioma degli Angeli” e questo non solo per il suo colore giallo ma per sottolineare il potere “mistico” di questa spezia. Egizi, Greci e anche i monaci Buddhisti lo utilizzavano in pratiche religiose o funebri.

I suoi impieghi tradizionali come rimedio medico sono dovuti alle capacità toniche e afrodisiache, ma anche come lenitivo dei dolori da gotta o reumatismi, come ritrovato in alcuni studi di Ippocrate, che fu il primo ad utilizzarlo in questo senso.

Ad oggi lo Zafferano è utilizzato principalmente per le sue capacità antispasmodiche. Risulta utile sotto forma di infuso sia nei disturbi digestivi sia per prevenire i disturbi mestruali, come la dismenorrea (mestruazioni dolorose). È stato studiato in un trial clinico che l’estratto di zafferano, somministrato due volte al giorno per almeno due cicli mestruali consecutivi, determina una riduzione anche del 50% della severità dei sintomi della sindrome premestruale1.

Altra azione importante dell’estratto di zafferano è quella di tonico dell’umore con una leggera azione antidepressiva che è stata riportata in molti studi e paragonata anche a farmaci come la fluoxetina o l’imipramina, dimostrandone l’efficacia e la sicurezza.

Questa azione avviene grazie ad un componente contenuto in tutta la pianta che si chiama crocina, che agisce su alcuni neurotrasmettitori come la Serotonina, aumentando la sua concentrazione a livello centrale. Da questo meccanismo deriva l’efficacia in caso di ansia o depressione, patologie in cui si verificano alterazioni negative proprio di questo neurotrasmettitore che controlla il nostro umore e la nostra concentrazione.

In un trial clinico su 60 pazienti con ansia e depressione sono stati somministrati 50mg di estratto secco confrontandoli con il placebo. Si è dimostrata dopo 6-12 settimane un’azione positiva su tutti i parametri comportamentali dei pazienti, con rari effetti collaterali­2. Si è analizzato anche il confronto con alcuni farmaci e l’associazione dello Zafferano con medicinali normalmente usati come la fluoxetina. In questo ultimo caso il vantaggio maggiore deriva da una riduzione delle disfunzioni sessuali causate dal farmaco, probabilmente da ricondurre alle proprietà afrodisiache dello zafferano3.

La sua azione nel nostro integratore per il Benessere Mentale è fondamentale perché associamo ai tonici classici come Ginseng, Ginkgo e Rodiola che agiscono su stanchezza fisica e mentale e concentrazione, un estratto che migliora il tono dell’umore aiutando i nostri pazienti a sentirsi meglio, soprattutto dal punto di vista mentale, per affrontare al meglio studio, lavoro e impegni quotidiani.

Bibliografia:

1. Crocus sativus L. (saffron) in the treatment of premenstrual syndrome: a double-blind, randomised and placebo-controlled trial

2. A double-blind, randomized and placebo-controlled trial of Saffron (Crocus sativus L.) in the treatment of anxiety and depression

3. Effect of saffron on fluoxetine-induced sexual impairment in men: randomized double-blind placebo-controlled trial

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