Stress...ossidativo e Antiossidanti
Ogni giorno nel nostro organismo avvengono tantissime reazioni di ossidazione che determinano la liberazione di radicali liberi. Le più diffuse reazioni di ossidazione nel nostro corpo sono quelle che coinvolgono l’Ossigeno da cui scaturiscono diversi radicali liberi conosciuti come le specie reattive dell’ossigeno. Questi radicali liberi innescano reazioni di ossidazione a catena, il cosiddetto “stress ossidativo”, e reagiscono con:
- strutture proteiche, determinando alterazioni metaboliche e strutturali
- fosfolipidi, causando alterazioni delle membrane cellulari
- DNA delle cellule, provocando aumento della possibilità di mutazioni
Molti studi infatti hanno confermato che ossidazione e radicali liberi sono coinvolti in:
- Malattie degenerative
- Invecchiamento
- Riduzione delle difese immunitarie
- Cancro
- Malattie Cardiovascolari
Un esempio molto studiato e conosciuto è quello delle LDL del sangue (di cui parliamo in questo articolo) che una volta ossidate aderiscono alle pareti dei vasi sanguigni fanno partire il processo infiammatorio alla base dell’aterogenesi.
Esistono dei fattori che possono accentuare il normale processo di formazione di radicali liberi come:
Fattori Ambientali: fumo, alcool ed eccessivo stress psico-fisico.
Fattori Soggettivi: reazioni del citocromo p450, trasporto di elettroni nel mitocondrio e metabolismo degli acidi grassi.
Per evitare questi danni piante e animali hanno a loro disposizione dei complessi di antiossidanti. Gli antiossidanti sono sostanze che prevengono o rallentano le reazioni di ossidazione. Agiscono catturando i radicali liberi, neutralizzandoli facendosi ossidare a loro volta o sequestrandoli all’interno della loro struttura.
Conosciamo due classi di antiossidanti, quelli che si sciolgono in acqua (idrofili) e quelli che si sciolgono nei lipidi (lipofili). I primi agiscono principalmente nel plasma e nel citoplasma cellulare, mentre i secondi si trovano generalmente nelle membrane cellulari.
Oltre a queste due classi nel nostro organismo abbiamo anche degli elementi che agiscono da antiossidanti intrappolando dei metalli che fungono da catalizzatori di reazioni di ossidazione. Anche Zinco e Selenio sono considerati degli antiossidanti, non perché abbiano un’azione antiossidante diretta ma semplicemente perché sono necessari per l’attività antiossidante di alcuni enzimi.
Gli antiossidanti vengono distinti anche in endogeni, cioè che sintetizziamo nel nostro organismo, come il glutatione e ubichinone oppure esogeni cioè da assumere con la dieta come le Vitamine A, C, E, il licopene, l’acido lipoico, il Coenzina Q10 e i carotenoidi.
Diversi alimenti contengono gli antiossidanti che dobbiamo assumere con la dieta e per misurare il loro potere ossidante si utilizza una scala chiamata ORAC che misura la capacità di un elemento di assorbire radicali liberi dell’ossigeno.
I principali alimenti che contengono antiossidanti sono frutta e verdura in cui troviamo i carotenoidi, la vitamina C e il licopene. Negli oli vegetali è contenuta la vitamina E mentre in Tè, caffè, origano cioccolato e diversi estratti vegetali abbiamo il resveratrolo e altri flavonoidi che sono chiamati antiossidanti polifenolici.
C’è da dire che non è semplice assumere un buon quantitativo di questi elementi con la dieta. Tali molecole sono altamente reattive e quindi la sola esposizione all’Ossigeno o la cottura possono determinarne una loro rapida degradazione. Per questo motivo ad esempio la Vitamina C si trova in frutta fresca e non cucinata perché viene distrutta da cottura o da un lungo stoccaggio.
Per assumere la quantità giusta di antiossidanti bisognerebbe assumere 5 porzioni di frutta e verdura fresca al giorno, oppure integrare la nostra dieta con integratori specifici che contengano quantitativi precisi di Vitamine C ed E oppure polifenoli.
Anche gli sportivi sono molto esposti allo stress ossidativo. Durante lo sforzo fisico la produzione di radicali liberi aumenta di 10 volte. Diversi studi hanno dimostrato che la Vitamina C aumenta il recupero muscolare e la resistenza allo sforzo fisico intenso e quindi andrebbe assunta prima dell’attività sportiva.